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A Giurisprudenza una Tavola rotonda su violenza di genere e social network, promossa dal CRID Unimore e da OGEPO - Università di Salerno, in occasione delle iniziative connesse alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Si stima che solo in Italia, secondo dati recenti, siano circa 24 milioni gli account presenti sulla piattaforma TikTok, un social media che può rappresentare un più ampio processo di digitalizzazione ed integrazione tra spazi della rete e mondi analogici. 

All’interno di queste interazioni emergono in modo dirompente diverse potenzialità, opportunità, ma al contempo vengono a definirsi nuove forme di discriminazione e di violenza, le quali talvolta traducono forme di prevaricazione già esistenti nella realtà fisica. 

È questo il caso della violenza di genere, che sarà al centro di una Tavola rotonda promossa dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia (nell’ambito del Ciclo di dialoghi organizzato dal Laboratorio CRID su Discriminazioni e vulnerabilità) e da OGEPO - Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità dell’Università di Salerno, in occasione del 25 novembre: “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

L’evento, che si svolgerà mercoledì 26 novembre 2025, dal titolo Social network e violenza di genere: immaginari, narrazioni, contronarrazioni, si svolge in collaborazione con il Centro documentazione donna e con il patrocinio del Comune di Modena, e rappresenterà un primo momento di presentazione di alcuni risultati del Progetto Swipe, Like, Love: sguardi di genere su digitale e uso di TikTok, promosso dal CRID – Unimore e da OGEPO – Univ. di Salerno

L’obiettivo del progetto è sensibilizzare e prevenire il sessismo online, fenomeno sempre più diffuso nelle piattaforme digitali, concentrandosi sull’analisi delle dinamiche violente e discriminatorie che si verificano sui social media, ambienti in cui gli stereotipi sessisti e la misoginia si manifestano in modo virulento, con un particolare focus sul social media TikTok.

Un aspetto centrale dell’iniziativa è stato rappresentato da un questionario somministrato a studenti e studentesse delle scuole secondarie di Modena, di Salerno e di Avellino, nonché nell’ambito di altre iniziative che hanno visto coinvolti moltissimi giovani (come il Giffoni Film Festival),.

L’indagine si è focalizzata sulle modalità di fruizione dei social e in particolare di TikTok e su come siano percepiti e vissuti, nell’esperienza personale, commenti inappropriati, rimozione di contenuti richiesta da un partner, stati d’animo provati rispetto alla fruizione dei contenuti social. 

L’obiettivo è delineare un quadro esaustivo dell’approccio dei ragazzi e delle ragazze alle piattaforme in riferimento ad episodi di sessismo nella loro esperienza all’interno delle piattaforme social.

L’evento, che sarà aperto dai saluti istituzionali di Antonietta Vastola (Presidente Centro documentazione donna, Modena), vedrà gli interventi della Prof.ssa Valeria Giordano (Univ. di Salerno, OGEPO), del Dott. Michele Balbinot (Univ. di Macerata, Officina informatica DET – CRID, Unimore), della Dott.ssa Anna Scapocchin (Centro documentazione donna, Modena).

Sono previste anche le comunicazioni di Rossana Tomeo (OGEPO, Univ. di Salerno) e di Giulia Magnani (studentessa Unimore). Le riflessioni conclusive saranno a cura del Prof. Antonio Tucci (Univ. di Salerno). I lavori saranno coordinati dal Prof. Thomas Casadei (Direttore CRID, Unimore).

La Tavola rotonda prenderà avvio mercoledì 26 novembre 2025, a partire dalle ore 15.45, presso l’Aula A del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Via S. Geminiano, 3, Modena). 

«Siamo lieti di poter presentare i primi esiti di una ricerca che ci ha visto impegnati insieme alle colleghe e ai colleghi di Salerno nell’ambito di un progetto sperimentale - spiega il Prof. Casadeie per due anni. Il progetto che mira a comprendere e ricostruire come vecchie e nuove forme di sessismo e violenza maschile contro le donne trovino spazio in un ambiente, quale è quello di TikTok, in cui interagiscono, in modo preponderante, giovanissimi e giovanissime». 

«Non vi è dubbio che i risultati emersi dai questionari – prosegue la Prof.ssa Giordanocostituiranno un prezioso quanto imprescindibile punto di partenza per interrogarci su quali possano essere le nuove configurazioni delle violenze maschili contro le donne in rete, e – di conseguenza – come possano essere immaginati nuovi strumenti di analisi e di contrasto, sia sul profilo delle responsabilità delle piattaforme, sia all’interno della dimensione educativa delle giovani generazioni».