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università 850
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Due giornate di lavori, il 5 e 6 giugno, nella sede del Dipartimento di Giurisprudenza, per rileggere la traiettoria dell’Ateneo dalle sue radici medievali fino alla contemporaneità, tra passaggi istituzionali, figure di riferimento e modelli di insegnamento. 

Un lungo arco storico che affonda nel Medioevo e si protende fino all’assetto universitario odierno verrà discusso e analizzato nel convegno “L’Università di Modena e Reggio Emilia a 850 anni dalle origini medievali”, in programma giovedì 5 e venerdì 6 giugno presso l’Aula Convegni del Dipartimento di Giurisprudenza. L’iniziativa, promossa nell’ambito delle celebrazioni per l’850° anniversario dell’Ateneo, si svolgerà anche in collegamento a distanza e nasce su impulso di un comitato scientifico composto da Elio Tavilla, Berenice Cavarra, Matteo Al Kalak e Pierpaolo Bonacini

L’obiettivo è restituire in forma organica le tappe principali dell’università nelle città di Modena e Reggio Emilia, a partire dalla nascita delle prime forme di insegnamento giuridico, attraverso le fasi di interruzione, riforma e rilancio che hanno interessato l’Ateneo in epoche diverse. Tra i momenti centrali, l’insegnamento del diritto nella Modena medievale con la figura del glossatore Pillio da Medicina, la creazione dello Studium a Ferrara da parte della signoria estense, la rifondazione dell’università modenese nel 1685, le trasformazioni del periodo napoleonico e la ricostituzione post-restaurazione. Il convegno si propone anche di valorizzare la ricca documentazione d’archivio dell’Ateneo e aggiornare il quadro storiografico con nuove prospettive interpretative. 

La giornata di giovedì 5 giugno si aprirà alle 9.30 con i saluti istituzionali e sarà presieduta da Nicoletta Sarti (Università di Bologna). Aprirà i lavori Federica Collorafi (Archivio Diocesano di Modena-Nonantola), con un intervento dedicato alle fonti archivistiche dell’università. A seguire, David De Concilio (Università di Padova) tratterà la figura di Pillio da Medicina nel contesto della cultura giuridica europea; Pierpaolo Bonacini (Università di Modena e Reggio Emilia) analizzerà il ruolo di studio e maestri a Modena in epoca medievale; Alessandro Agrì (Università di Modena e Reggio Emilia) approfondirà le dinamiche delle scuole e dello Studium a Reggio tra Medioevo ed età moderna.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.00, la presidenza sarà affidata a Pierpaolo Bonacini. Il programma prevede le relazioni di Berenice Cavarra (Università di Modena e Reggio Emilia) sull’insegnamento della medicina nei secoli XVII e XVIII; Paolo Mazzarello (Università di Pavia) sulla scienza di Lazzaro Spallanzani; Matteo Al Kalak (Università di Modena e Reggio Emilia) su Lodovico Antonio Muratori e la sua eredità culturale; Elio Tavilla (Università di Modena e Reggio Emilia) sui professori di diritto negli anni del riformismo estense.

Venerdì 6 giugno, alle 9.30, la presidenza sarà affidata a Elio Tavilla. In apertura, Alberto Rinaldi (Università di Modena e Reggio Emilia) esaminerà il ruolo degli economisti nell’Ateneo tra Sette e Ottocento, seguito da Michela Eleuteri (Università di Modena e Reggio Emilia) con una relazione sulla matematica nel XIX secolo. Luca Sandoni (Università di Modena e Reggio Emilia) proporrà una lettura del pensiero teologico e dell’intransigentismo cattolico nella Restaurazione, mentre Marco Cavina (Università di Bologna) affronterà i luoghi, le figure e i problemi della cultura politico-giuridica a Modena nello stesso periodo.

Nel pomeriggio, con inizio alle 15.00, Matteo Al Kalak presiederà la sessione conclusiva. Si partirà con Giacomo Scarpelli (Università di Modena e Reggio Emilia) e il suo intervento sul pensiero evoluzionistico nella cultura accademica modenese al tempo di Darwin. A seguire, Valeria Galimi (Università di Firenze) esaminerà l’applicazione delle leggi antiebraiche del 1938 nell’Università di Modena. Ancora Elio Tavilla concluderà il segmento scientifico con una relazione sulla facoltà giuridica tra fascismo e repubblica. A chiudere l’intero convegno sarà il Magnifico Rettore Carlo Adolfo Porro, con un intervento dedicato alla struttura, all’identità e alle prospettive dell’Università di Modena e Reggio Emilia oggi.

“Il convegno – sottolinea il Prof. Elio Tavilla, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza - darà slancio alle ricerche storiche sulla nostra antichissima università, anche per inserirla nella rete degli altri centri europei di risalente tradizione attivi nella valorizzazione della propria storia. La pubblicazione che ricaveremo dalle varie relazioni servirà per aggiornare la storia degli studi superiori a Modena e a Reggio e a valorizzare la ricca documentazione che il nostro Ateneo può vantare”.